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La Guerra Russia-Ucraina sta condizionando i mercati: quali conseguenze per gli investitori?
La guerra Russia-Ucraina in corso, oltre a preoccupare, in primis, da un punto di vista umano, ha condizionato i mercati, già “provati” in questo inizio anno: quali conseguenze possiamo quindi trarre per gli investitori?
La prima considerazione da fare è che, come sempre, la diversificazione resta un’asset fondamentale, per prevenire pericolose concentrazioni di rischio; basti osservare ad esempio il pesante sell-off subito dalla Borsa Russa, in concomitanza con lo scoppio della guerra.

Un calo di quasi il 50% che non ha precedenti. Lo stesso mercato azionario russo è poi stato chiuso alle negoziazioni, evento storico, se pensiamo che l’ultima volta che si verificò fu nel 1917 (e che la Borsa riaprì dopo ben 75 anni). Si inizia infatti già a prezzare un possibile default della Russia stessa.
Se osserviamo l’andamento delle principali compagnie russe (come il colosso Gazprom, attivo nel campo energetico, o Sberbank, istituto bancario fra i più capitalizzati al mondo) il drawdown registrato nel corso dell’ultimo mese è certamente importante:

In seguito agli ultimi eventi, MSCI ha dichiarato di voler rimuovere la Russia dagli indici di mercato, il che significherebbe un deflusso importante in primis da parte degli ETF investiti su quest’area geografica. La Russia pesa, ad oggi, all’interno degli indici azionari Emergenti, per il 2,7% circa.

Sul fronte obbligazionario, l’esposizione verso le Russia, all’interno degli indici Global Aggregate, è pressochè nulla, mentre all’interno degli stessi indici emergenti, il peso è comunque marginale (e in diminuzione):

Questa invece l’esposizione sui bond russi da parte dei fondi obbligazionari emergenti, stando ai dati Morningstar:

Uscendo però dal contesto russo, il resto del mercato, nel suo complesso, è ben lontano da criticità come quelle sopra evidenziate.

Addirittura, se osserviamo il comportamento dei principali indici azionari americani, e di alcune asset class come ad esempio Oro e Bond Governativi, al momento dell’invasione Russa, notiamo variazioni forse contrarie alle nostre aspettative:

Il consiglio agli investitori, in questo caso, è di mantenere la rotta (o meglio “Stay the Course“, come direbbe John Bogle). Il mercato infatti ha sempre saputo superare tutte le crisi, e mettersele alle spalle, e così sarà facilmente anche questa volta. Quindi, non lasciamo che gli eventi di breve termine ostacolino una pianificazione finanziaria di lungo termine.

Quello che ci ha insegnato poi il mercato è che, anche davanti a scenari avversi, investire resta spesso contro-intuitivo. Anche questa volta non ha fatto eccezione. Se infatti osserviamo ad oggi l’andamento delle Borse, nonostante il conflitto fra Russia e Ucraina sia ancora in corso, notiamo come le stesse abbiano di fatto già recuperato i livelli pre-invasione. Wall Street, addirittura, dallo scoppio del conflitto, segna +8,7%.

Ecco che diventa importate quindi saper accettare l’incertezza, ed eventuali discese, come parte integrante di un percorso d’investimento in salita.
Certo, ogni volta ci fanno stare male, e sembra che il mondo debba finire, ogni volta per cause diverse (ieri era il Covid-19, oggi è la guerra Russia – Ucraina, domani sarà qualcos’altro, cambia il nome, ma non la sostanza).
Quindi, abbiamo visto tempi migliori? Certamente.
Supereremo anche questa fase? Certamente.
Ecco di seguito un consiglio su come superare questa fase di volatilità, ad opera del Prof. Bertelli, Prof. di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Siena:
Keep Calm & Keep Investing.
Ultimo Aggiornamento: 26/03/2022