2,955 total views, 1 views today
Investire nei REITs (acronimo di Real Estate Investment Trusts) conviene agli investitori? Approfondiamo l’argomento.
Parliamo di REITs e vediamo di capire quanto possa essere utile per i risparmiatori investire, in una logica di diversificazione, su questa specifica asset class.
Intanto, cosa intendiamo per REITs?
I REITs sono,a conti fatti, Real Estate Investment Trusts, ovvero fondi immobiliari quotati in Borsa, che possiedono e gestiscono immobili.
Noti per distribuire solitamente dividendi elevati, i REITs presentano caratteristiche e peculiarità che hanno portato lo stesso David Swensen, Chief Investment Officer presso la Yale University, ad inserire l’asset class all’interno del proprio modello d’investimento, lo Swensen Portfolio, con un peso del 20% (come suggerito all’interno del suo libro Unconventional Success).
Di seguito un approfondimento sullo Swensen Portfolio:
Come si è comportata di recente quest’asset class?
Questo i dati da inizio 2020, aggiornati al 29/05/2020:

Come possiamo vedere, c’è molta dispersione, a livello di rendimenti.
Di certo, non è stato un anno facile questo per i REIT. Lo si evince anche da questo studio pubblicato da Callan, che mostra tuttavia come i rendimenti storici restino decisamente interessanti:

Lo studio conferma anche il grado di dispersione all’interno dell’asset class (USA):
- 1° Trimestre 2020

- 2° Trimestre 2020 (in questo caso la correzione è più omogenea)

Il settore, come vediamo, ha sofferto particolarmente la pandemia scatenata dal CoronaVirus.
I REITs statunitensi hanno tuttavia avuto modo di recuperare parte delle perdite accumulate, nel corso di questo stesso 2020. Se infatti, l’indice FSTE Nareit All Equity REITs registrava un -23,4%, da gennaio 2020 al 20 marzo, la perdita si è ridotta al -12,3%, al 20 settembre.

Resta, come già abbiamo visto, il grado di dispersione all’interno del settore immobiliare. Ad esempio, la parte industriale ha registrato una forte ripresa, seguita da quella residenziale; uffici e Hotel, dall’altra parte, hanno continuato ad arrancare:

Questa discrepanza deriva dal fatto che i vari settori che compongono l’universo immobiliare hanno una diversa sensibilità al ciclo economico. Lo vediamo meglio nella tabella di seguito:

E’ sempre bene ricordare, quindi, l’ampio spettro in cui si investe quando parliamo di Real Estate:

A chiudere, ecco un confronto storico fra il Vanguard Real Estate ETF ed il Vanguard Total Stock Market ETF, rappresentativo del mercato azionario americano:

Questo invece un quadro a 20 anni, che ha visto l’asset class generare un rendimento medio annuo nell’ottica del 15%:

Interessante osservare come allocare un 20% in REITs, nei portafogli, rispetto ad un’allocazione classica 60% azionario (rappresentato dall’indice S&P500) e 40% obbligazionario (rappresentato dai bond governativi USA durata 10 anni) , abbia storicamente portato ad ottenere un beneficio in termini di maggior Sharpe Ratio e rendimenti ottenuti (+1,3% annuo nell’arco temporale evidenziato):


Lo stesso Warren Buffet ha sempre mostrato una preferenza verso i REITs piuttosto che verso le proprietà immobiliari vere e proprie (come si evince anche dagli investimenti effettuati tramite la sua holding Berkshire Hathaway).
Quindi, alla luce del profilo rischio/rendimento, e della volatilità caratteristica di quest’asset, è importante inquadrare i REITs in un’ottica di lungo termine, e all’interno di un piano già ben diversificato. Il valore che sono in grado di offrire, alla luce anche della natura alternativa dell’investimento, e della scarsità di rendimenti offerti oggi dal mercato, causa intervento massiccio delle Banche Centrali, è importante, e si traduce anche in un maggior grado di diversificazione interno al piano d’investimento.
Ultimo aggiornamento: 14/10/2021