564 total views, 4 views today
I mercati finanziari presentano una ciclicità ricorrente, fatta di salite e discese. Quali considerazioni per i nostri investimenti?
I mercati, si sa, hanno una ciclicità storica, alternano fasi di salita e fasi di discesa, lungo tutto il loro percorso.
Citando una frase di Sir John Templeton, “I mercati al rialzo nascono nel pessimismo, crescono nello scetticismo, maturano nell’ottimismo e muoiono nell’euforia”.
Quindi, quello che cresce, prima o poi cade, quello che cade, prima o poi si rialza.
Osserviamo gli ultimi 5 periodi di mercato rialzista più lunghi nella storia degli USA nell’ultimo secolo:

Ogni ciclo quindi è diverso dall’altro, se non per due punti in comune:
- L’inizio, ovvero la ripartenza dalle ceneri del ciclo precedente
- La fine, ovvero la sua naturale conclusione, che possa dare vita poi al ciclo successivo.
Questo sul mercato finanziario si traduce in una fase rialzista, seguita da una ribassista, e via di nuovo, il ciclo che continua.

L’unica cosa che non sappiamo è il timing di queste fasi, ovvero quando un ciclo inizia e quando finisce. Sappiamo che la ruota gira, ma non quando si ferma e quando poi riparte. Altrimenti saremmo tutti milionari.
E’ proprio per questo che quando investiamo i nostri soldi è importante ragionare in chiave anti-previsionale e adottare un protocollo che non dipenda da variabili incerte (timing del ciclo economico) quanto piuttosto da logiche fondate, come ad esempio la decorrelazione fra asset (alla base dei modelli risk-parity, presenti alla sezione Portafogli Modello), o strategie ad accumulo (come i PAC), così da poter navigare su più cicli di mercato in modo efficiente e profittevole.
Il tutto considerando sempre un aspetto molto importante. Il mondo crea e produce valore nel corso del tempo, le fasi di crescita hanno una durata media ed una rilevanza maggiore rispetto a quelle recessive:

A riguardo, si consiglia la lettura dei seguenti articolo: