Quale relazione c’è tra il dollaro ed i mercati azionari?

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A fronte del recente indebolimento della valuta americana, molti investitori si chiedono ora quale relazione c’è tra il dollaro ed i mercati azionari?

Quale relazione c’è tra il dollaro ed i mercati azionari?

La componente azionaria americana, come sappiamo, occupa un peso importante all’interno degli indici azionari globali, e, di conseguenza, dei portafogli degli investitori. Naturalmente, questo maggior peso si è accompagnato ad un maggior rischio valutario, per gli investitori esteri.

Fin tanto che il dollaro ha saputo comunque offrire anche un valore in termini di diversificazione, lavorando come asset difensivo nelle fasi di storno azionario, questa concentrazione valutaria non è stata un problema. Oggi, nel momento in cui abbiamo visto gli indici azionari scendere, e il dollaro indebolirsi a sua volta, anche questo rapporto si è dimostrato essere meno solido.

Al di là delle cause, alla base di questo indebolimento della valuta americana (dettate da un processo di de-dollarizzazione, per cui il mondo ora vuole meno dollari, a causa del maggior rischio anche politico percepito) è interessante osservare anche la relazione storica fra USD e mercati azionari.

Nello specifico, se prendiamo i dati storici dal 2001 al 2024, quindi un arco temporale piuttosto lungo di 24 anni, notiamo che i mercati azionari al di fuori degli USA tendono a sovraperformare quando il dollaro si indebolisce, e gli USA quindi a sovraperfomare invece nelle fasi di rafforzamento del dollaro.

https://www.carsongroup.com/insights/blog/global-stock-markets-are-booming-despite-u-s-struggles-2/

Il fatto quindi che da inizio anno, Europa e Paesi Emergenti stiano sovraperformando gli USA non è un caso, visto il contestuale indebolimento della valuta americana.

Naturalmente, in un mondo ancora dipendente dai dollari, è difficile ipotizzare di poter prescindere dal possedere una quota di USD in portafoglio, utile comunque sempre in chiave di diversificazione del rischio. E’ bene però prendere atto di questa nuova dinamica, e dei maggiori rischi valutari associati.

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