Evitare le sorprese!

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Evitare le sorprese – L’importanza della pianificazione finanziaria – di Gianluca Fanti, consulente finanziario

Wimbledon è il torneo di tennis piu’ importante al mondo, si gioca ogni estate a Londra.

La società che lo gestisce dal 2003 paga un premio assicurativo di 2 milioni di dollari circa e, quindi, dalla sottoscrizione ad oggi, ha speso circa 34 milioni.

Da cosa si sono assicurati ? Semplice, dall’annullamento del torneo causa pandemia.

Per questo nel 2020 incasseranno circa 140/150 milioni di risarcimento, valore che allevierà il crollo dei ricavi dovuti al mancato svolgimento del torneo.

Il management di Wimbledon sottoscrisse la polizza in pieno periodo Sars, 17 anni fa.

Ecco, la lungimiranza della società che gestisce Wimbledon deve essere la nostra, nella gestione della nostra famiglia-impresa.

Lungimiranza di costruire un piano che eviti le sorprese, un piano che ci permetta di essere preparati a quello che puo’ accadere e che sappiamo poter arrivare senza preavviso.

E lo dobbiamo fare scrupolosamente sia quando prepariamo il piano di investimento sia quando prepariamo il piano di protezione e di previdenza.

Le sorprese nel “mondo investimenti” oggi si chiamano coronavirus ma ieri terrorismo e domani….chissà: inflazione, debito pubblico ecc….

Nel mondo “tutela della persona/patrimonio”, invece, si presentano nei famosi rischi puri: invalidità permenente, vita, perdita del posto di lavoro, malattia ecc……

Nella “mondo previdenziale”, infine, le sorprese potrebbero scaturire dal valore prospettico della nostra pensione o dalla tassazione del nostro TFR.

A tutto questo possiamo e dobbiamo prepararci non contando sulla fortuna o sul “capita solo agli altri”.

Lo possiamo fare:

  • creando un piano di investimento a) che preveda in primis una Riserva di Emergenza da utilizzare nelle urgenze (riserva che il 53% degli Americani sembra non avere secondo i dati Deutsche Bank) b) anti-discrezionale che lavori su diversificazione, gestione del rischio e orizzonte temporale e che sia preparato a qualunque fase che il mercato o l’economia ci restituisca.
  • creando un piano di protezione che eviti a noi e alla nostra famiglia, il disastro economico che un imprevisto nella nostra vita puo’ comportare, (pensiamo, ad esempio, a un incendio e alla conseguente necessità di ricostruire la nostra casa ) e che abbia come motto basilare quello di “prima di pensare a come diventare ricco pensa a come non diventare povero”.
  • creando un paracadute per la fase post-lavorativa che parta da subito (o il prima possibile) e che ci permetta, non oggi ma domani di evitare che i sogni di una vecchiaia serena e felice (come tutti noi immaginiamo) si trasformino in una lotta per la sopravvivenza. I dati prospettici e i bilanci INPS qualcosa ci segnalano. A questo aggiungiamo anche le sorprese fiscali che potrebbero arrivare nel calcolo del TFR lasciato in azienda che verrebbe tassato con la media di aliquota IRPEF degli ultimi 5 anni di lavoro (23%-43%) e che potrebbe essere evitato applicando la tassazione prevista per il Fondo Pensione pari al massimo al 15%. Non poco il differenziale su importi di TFR maturati in tanti anni di lavoro.
Fonte: Il Sole24Ore

Tutto questo per me significa pianificazione finanziaria.

Sono convinto ne serva molta e sempre di piu’, ne va del nostro futuro !

Fanti Gianluca

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